Le relazioni irresistibili


Le relazioni irresistibili
Giornata di studio 

30 gennaio 2013
Università per Stranieri di Siena, Aula 2 
Piazza C. Rosselli 27 Siena 

10,00 
Carol G. Rosen
My Favorite Grammatical Relation

10,30 
Maria Chiara Janner 
Costrutti causativi nel Furioso: dati e problemi

11,30 
Carla Bruno  
Gr. dídōmi: note di sintassi

12,00 
Marina Benedetti 
Oggetti, soggetti e grammatica dei sentimenti

12.30
Discussione

15,00 
Ignazio Mauro Mirto
Mettere: elementi di sintassi

15,30 
Takuya Nakamura 
Faire/fare, sue faccette note, meno note e ignote

16,30 
Liana Tronci 
Il dato negativo. Predicazioni con eînai e ékhein supporto in greco antico

17,00 
Nunzio La Fauci 
Primitivi? Ma mi faccia il piacere...

17.30 
Discussione e conclusioni

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Sono passati quasi cinquanta anni da quando Noam Chomsky decretò che le relazioni grammaticali, e più specificamente le nozioni di oggetto e di soggetto erano vecchi arnesi del tradizionale armamentario grammaticale, quindi da subordinare alla prospettiva sintagmatica se non da abbandonare del tutto. Ne sono passati quasi quaranta da quando, pur venendo dai ranghi chomskiani, David Perlmutter e Paul Postal, in studi divenuti capitali per la descrizione e la teoria sintattica, rivendicarono il ruolo fondamentale delle nozioni relazionali, ponendo le basi del quadro teorico che fu poi detto Grammatica Relazionale. 
A tanti anni di distanza, il dibattito in proposito sembra definitivamente chiuso. Ma qual è la situazione di fatto? Oggetto e soggetto, come concetti relazionali, continuano a imperversare nella letteratura linguistica e solo una minoranza di studi sintattici non li evocano o non ne fanno un uso aperto. Nella maggioranza dei casi, tuttavia, per assenza di un'opportuna riflessione in proposito, tale uso rischia di essere approssimativo, oltre che teoricamente e metodologicamente incontrollato. 
Il fatto è che forse, comunque la si metta e verso qualunque quadro teorico si inclini, bisognerebbe ammettere definitivamente che le relazioni grammaticali sono indispensabili per chiunque si occupi di sintassi. La capacità che esse mostrano di mettere ordine nei fenomeni è infatti inesausta. E malgrado se ne siano più volte celebrati i funerali, esse non scompaiono. Capita invece che scompaiano le idee di coloro che le dichiarano appunto perente.
In occasione della presenza in Italia di Carol G. Rosen, una delle figure più rappresentative della Grammatica Relazionale, autrice di importanti studi dedicati alla sintassi italiana (tre dei quali raccolti nel recente Dal giardino della sintassi. Florilegio grammaticale italiano, ETS, Pisa 2012), e per festeggiare tale presenza, alcuni studiosi nelle cui attuali ricerche le nozioni relazionali hanno un ruolo consapevole, riconosciuto e rilevante si riuniscono presso l'Università per Stranieri di Siena per confrontarsi e discutere, nella convinzione che le buone idee, quando sono veramente buone (e le irresistibili relazioni grammaticali appunto lo sono), non hanno una data di scadenza.

Comitato scientifico:
Marina Benedetti (Università per Stranieri di Siena),  Nunzio La Fauci (Universität Zürich-UZH), Ignazio Mauro Mirto (Università di Palermo)

Comitato organizzatore:
Marina Benedetti: benedetti@unistrasi.it, Carla Bruno: bruno@unistrasi.it, Liana Tronci: tronci@unistrasi.it